Lodovico, di nobile e ricca famiglia folignate, nasce a Roma il 13 giugno 1598 da Angelo e Camilla Scarinci. Compie i primi studi a Foligno, poi a Roma presso il Collegio Romano dei Gesuiti, infine all’Università di Perugia, dove si laurea in diritto civile e canonico.
Si stabilisce quindi a Foligno e nel 1622 è ordinato sacerdote. Si dedica al ministero sacerdotale assumendo incarichi vari in chiese e confraternite della città, prediligendo l’Oratorio del Buon Gesù, fondato dal beato G. Battista Vitelli sulla scia dell’esperienza avviata a Roma da S. Filippo Neri. Nel 1652 è a Nocera Umbra per la visita pastorale di quella diocesi, ordinata dal vescovo Mario Montani Cobellucci.
Appassionato, fin da giovane, della ricerca erudita, Ludovico raccoglie una infinità di notizie, trascrivendo documenti, visitando archivi e biblioteche, acquistando libri per la sua ricca biblioteca privata. Da questa sua attività scaturisce un’abbondante produzione a stampa, soprattutto di carattere agiografico.
Da ricordare: Vite de’ Santi e Beati di Foligno (1628); i tre tomi delle Vite de’ Santi e Beati dell’Umbria, volume primo (1647), volume secondo (1656); volume terzo (1661); il Discorso della città di Foligno (1646), Di Nocera e sua diocesi… discorso historico (1653). Pubblica anche una sorta di repertorio bibliografico regionale: Bibliotheca Umbriae (1658).
Ma la parte maggiore del suo lavoro è restata manoscritta e lasciata in eredità, insieme ai libri della sua biblioteca, al Seminario di Foligno.
Lodovico Jacobilli muore a Foligno il 13 marzo 1664.
Per una biografia di Ludovico, da segnalare, tra le voci di carattere enciclopedico: E. Mori, Jacobilli, Ludovico, in: Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 61, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 2003, pp. 785-787. Fondamentale il saggio: G. Metelli, Verso una biografia critica di Ludovico Jacobilli. Fortuna e declino di un casato, in: «Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria», 99 (2002), fasc. 1, pp. 185-290. Una genealogia coeva: A. Biagini, Per’illustri ac reverendissimo D. Ludovico Iacobillo… (senza note tipografiche, ma non posteriore al 1660), rist. facsim. in: «Bollettino Storico della città di Foligno», n. 20-21 (1996-1997), pp. 7-16. Significative sono le due autobiografie: la prima, del 1654, in: Breve sommario delle vite degli huomini illustri di casa Jacobilli…, manoscritto custodito presso l’archivio Elmi-Pandolfi di Foligno (una trascrizione è stata pubblicata: S. Giuliani, Lodovico Jacobilli, in: «Gazzetta di Foligno», 91 (1976), n. 40 (17 ott.), p. 5; la seconda, pubblicata in: L. Jacobilli, Bibliotheca Umbriae…, Foligno, A. Alteri, 1658, p. 187-190, con un elenco delle sue opere. Aspetti particolari della situazione patrimoniale del casato sono esaminati da: G. Metelli, Il «lago» di Colfiorito nelle vicende della famiglia Jacobilli, in: «Bollettino Storico della città di Foligno», n. 7 (1983), pp. 115-154; B. Marinelli, Brevi note sulla piantata di Ludovico Jacobilli, in: «Bollettino Storico della città di Foligno», n. 19 (1995), pp. 603-612; F. Bettoni, Carpello, un «casino nobile» di campagna, due storie di famiglia, in: L. Barroero, F. Bettoni, Giovanni Andrea Carlone in Umbria. Gli affreschi di Villa Clio, Foligno, Orfini Numeister, 1998, pp. 112-114. Per un quadro di riferimento più ampio si vedano i contributi presentati nelle giornate di studio tenutesi a Foligno nel 1999 per celebrare il IV centenario della nascita dello Jacobilli, raccolti nel volume: Ludovico Jacobilli, erudito umbro del ‘600, a cura di M. Duranti, Foligno, Biblioteca Jacobilli, 2004. In particolare, il “ritratto culturale” dello Jacobilli delineato da: Stanislao da Campagnola, Ludovico Jacobilli e la cultura del suo tempo, ivi, pp. 1-22. Si veda anche: R. Tavazzi, Lodovico Jacobilli tra storia e “historie”, in: F. Bettoni, B. Marinelli, R. Tavazzi, Lodovico Jacobilli e gli “Annali” della città di Foligno, Foligno, Ente Giostra della Quintana, 2008, pp. 83-119.