Il sismografo Alfani: caratteristiche tecniche

Dal libro di Paolo Maffei: I terremoti Umbri negli anni 1935-1938, Edizioni Orfini-Numeister, Foligno, 2009.

Lo strumento era posto in una sala del sotterraneo del Seminario con le seguenti coordinate:
Latitudine : +42o 57′ 24″,7
Longitudine : 12o 42′ 22″,3 Est
Altitudine : metri 233 s.l.m.
Natura del suolo sottostante: Quaternario recente. Depositi fluviali e lacustri recenti.

I sigmografi Alfani ora presso la Biblioteca Jacobilli di Foligno (2024)
I sigmografi Alfani ora presso la Biblioteca Jacobilli

Il sismografo era costituito da due pendoli orizzontali uguali, di massa 75 kg, orientati uno NE-SW e l’altro SE-NW, sostenuti dai muri dell’edificio dello spessore di m 2,50. Il periodo proprio del pendolo NE-SW era di 9s, quello del pendolo SE-NW era di 8s.
Ingrandimento strumentale: 2,33: delle leve (esterno): 24,6: Totale 57,32
Iscrizione su carta affumicata che si svolgeva elicoidalmente, trasportata da un cilindro con asse a vite, sotto la pennina che vi lasciava una traccia (sottilissima) alla velocità di 16,6 mm/minuto.
Lo spostamento delle due pennine, rispettivamente delle due componenti, era normale al movimento reale del suolo.
L’ammortizzatore (meccanico ad olio) e il verticalizzatore furono tolti ai primi di dicembre del 1935.
L’Osservatorio non é stato mai dotato di una componente verticale.

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